Réflexion... Qui peut..

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Tra Quattrocento e Cinquecento si diffuse in città una pratica piuttosto curiosa, quella di incidere sugli architravi delle porte dei palazzi, a mo’ di insegnamento, frasi e motti in latino o in italiano che potevano derivare dalla fede, dalla saggezza popolare o dalle esperienze vissute dai proprietari. Queste iscrizioni sono ancora visibili nelle zone di Corso Mazzini e Via Soderini. Ne offriamo una scelta:

Chi morte teme de vita non è degno.

Chi può non vo. Chi vo non può. Chi sa non fa. Chi fa non sa. Et così el mundo mal va.

Chi altri tribula a sé non dà pace.

Ciò che può l’huom fa che fortuna vogli.

Ma lassate pur dir chi pur dir vole.

Non senza fatiga.

Non è virtù che povertà non guasti.

Semper festina lente (Affrettati sempre lentamente).

Nemo est sua sorte contentus (Nessuno è contento della sua sorte).

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